Storia della Parrocchia

La prima chiesa di Bagnolo sorse sull’altura del Dosso, all’interno del Castelvecchio.
Fu sicuramente una delle antiche pievi bresciane, cioè il centro di spiritualità di una vasta zona che comprendeva S. Zeno, Poncarale, Flero, Porzano.
L’esistenza della “plebs Sanctae Mariae de Bagnolo” è già testimoniata intorno all’XI secolo da alcuni documenti; possiamo con buon margine di approssimazione porne la nascita intorno al VII-VIII secolo.
La vecchia pieve bagnolese, dedicata ai Ss. Processo e Martiniano (la più antica intitolazione doveva essere all’Assunta, come per le altre pievi), era in stretta dipendenza dal vescovo di Brescia, signore del Territorio (Conte di Bagnolo), ma, con il passare degli anni, fuori dal castello feudale si era formato un piccolo borgo che si protendeva verso la strada Brescia-Cremona e i suoi abitanti avevano costruito una cappella e l’avevano intitolata alla Visitazione, facendo così coincidere la loro festa con quella della chiesa del castello che si celebrava il 2 luglio, giorno dei santi Processo e Martiniano.
Intorno alla metà del Trecento, mentre il potere temporale vescovile era in pieno decadimento, il piccolo borgo era diventato più grande e più importante del vecchio castello e la sua chiesa era divenuta la chiesa del Comune di Bagnolo, cioè della comunità di tutti quei valenti e infaticabili artigiani ed agricoltori che avevano disboscato e bonificato vasti terreni incolti, e che avevano ora acquisito tanta forza da poter competere con Il Vescovo e i suoi vassalli.
La chiesa del Castelvecchio decadde e la pieve si trasferì nella cappella dei “Vicini” (dicitura per abitanti del borgo o comune), mentre l’antica chiesa dei santi Processo e Martiniano finì per diventare la cappella privata del palazzo Avogadro.
E’ nella nuova pieve di S. Maria ad Elisabetta che nel 1452 i rappresentanti dei Vicini e dei nobili di Bagnolo definiscono la configurazione del Castello Nuovo, delineando quasi un’isola attorno alla chiesa. La pianta della chiesa doveva essere a tre navate, divise da colonne o pilastri.
Una mappa della metà del Cinquecento ci tramanda un disegno sommario del complesso di costruzioni che si raccoglievano intorno al campanile.
mappa del cinquecento
Nel 1609 il vescovo Marino Giorgi esortò il Comune a costruire una nuova chiesa, poichè la parrocchiale era ormai cadente, e i lavori iniziarono intorno al 1615, concludendosi intorno al 1632. Il Vescovo card. Marco Morosini la consacrò il 20 ottobre 1647.
L’impianto della chiesa seicentesca è stato fondamentalmente conservato nell’attuale. Era a navata unica con volta a botte e cinque cappelle su ciascun fianco. Prendeva luce da un finestrone centrale di facciata e da ampie lunette semicircolari nella parte superiore delle cappelle (alcune murate nel settecento).
Le parti interne della chiesa sono state rivestite nel 1727-30 da una bella decorazione a stucco e nel 1738 l’architetto Giovanni Battista Marchetti interveniva, soprattutto rifacendo la volta (minacciava rovina), dando un’impronta nuova a tutta la fabbrica.
Il Marchetti disegnò anche la facciata che rimase tale fino agli anni venti del ‘900.
Tra il 1920-23, su progetto dell’architetto Angelo Albertini, si è giunti all’attuale costruzione: un pronao all’ingresso, una nuova campata nella navata e un presbiterio più lungo e ampio.
La pianta che segue indica le due costruzioni: le mura demolite della chiesa secentesca sono in giallo, le murature nuove sono in rosa; quanto conservato della vecchia chiesa sono color sabbia.
mappa chiesa 600 e 900basilica2
basilica

Il 4 gennaio 1999 con il “Breve” pontificio di S. Giovanni Paolo II la nostra chiesa parrocchiale è stata elevata a Basilica minore.

08_18_Stemma Basilica S. Pietro (Riposto - Ct)Stemma della Basilica