Un nostro autorevole concittadino: don Agostino Lanzani osb

Pubblicato giorno 26 ottobre 2024 - Senza categoria

Il nostro concittadino Padre Lanzani Agostino osb

(Orzinuovi, 9 novembre 1897 – Brescia, 20 ottobre 1962) Di Giovanni Battista e di Carolina Fiore. Ebbe al battesimo il nome di Ambrogio Davide. Nel 1906 si trasferì con la famiglia a Bagnolo, dove frequentò le scuole elementari. Fu poi alunno del Collegio Cesare Arici, per passare al Collegio S. Alessandro di Bergamo dove iniziò le scuole tecniche. Nel 1916 dovette interrompere gli studi per il servizio militare. Dopo la guerra ottenne il diploma di geometra a Bergamo e la laurea in fisica e matematica a Bologna: quindi al Politecnico di Milano prosegui gli studi in ingegneria, che completò all’Università di Liegi nel Belgio. Dopo varie peregrinazioni all’estero, fece ritorno in patria per la direzione di un grande complesso minerario a Tavernola Bergamasca; costruì allora ed ampliò lo stabilimento con larghe vedute tecniche più confacenti allo sviluppo dell’attività.

A 29 anni, pur trovandosi alla vigilia delle nozze, senti improvvisamente un’altra chiamata. Nel 1926 dopo un corso di esercizi consigliati dal rev. p. Bevilacqua che si prese a cuore la vocazione religiosa del giovane ingegnere, entrò a Parma nell’Ordine Benedettino Badia S. Giov. Ev., dove prese il nome di Agostino.

Consacrato sacerdote nel dicembre 1930 si dedicò a costruire chiese e monasteri. Sono opere sue: il monastero di S. Maria della Scala di Noci in provincia di Bari, la chiesa di Vignale ed il completo restauro del monastero delle suore di San Vitale a Parma; la famosa chiesa di San Pietro e Paolo a Roma, il seminario di Subiaco; i monasteri delle benedettine di San Vito, di Ostuni e di Squinzano, in cui furono profusi valori artistici di architettura e di pittura. Nel 1950 iniziarono i lavori per la costruzione della basilica di San Pietro di Torres (Sassari) dove sorse un nuovo monastero e la chiesa, costruiti completamente sulle rovine di un vecchio tempio di stile romanico-pisano. Ad essi vennero aggiunte anche scuole professionali per contadini e operai. Nelle costruzioni egli usò largamente il marmo rosa di Capodiponte. La sua attività intensa gli valse la nomina di geologo consulente presso l’Ispettorato agrario di Sassari, per le opere di bonifica ed irrigazione mediante i bacini imbriferi dell’isola.

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Da “Voce amica” – Gennaio 1931

(Lettera di p. Agostino Lanzani per ringraziare Mons. Ferruccio Scalmana, arciprete, e la comunità di Bagnolo Mella dopo la Prima S. Messa e i festeggiamenti in parrocchia)

PAX

Carissimo e rev. Sig. Arciprete,

Dove trovare parole per ringraziarla? Se ripenso a quanto mi è stato fatto in questa visita dal nostro caro paese, non so come adempire questo mio dovere. E poiché a Lei hanno fatto capo tutte le iniziative dei buoni che si sono interessati per festeggiare il mio Sacerdozio è a Lei che presento per primo e per tutti la riconoscente espressione del mio cuore.

Avrei voluto manifestarla questa mia riconoscenza all’Altare, ma la mia commozione per tutta la giornata fu poi così profonda che non seppi trovare un fil di voce.

Tuttavia voglia ringraziare in particolare i cari Curati per tutte le loro attenzioni, la Scuola Cantorum e il suo bravo maestro per la bella Messa, la Banda del paese, i giovani del Circolo e tutti coloro che si prestarono alla buona riuscita della festa.

E, se fosse possibile, vorrei che il mio senso di gratitudine giungesse a tutti i nostri cari concittadini che dettero una così bella prova della loro fede. Sono certo che il Signore non lascerà senza premio tante generose manifestazioni di fervore religioso.

E’ coll’augurio che la carità di Cristo possa in Lei accentrarsi e distribuirsi in sollievo di coloro che soffrono, prego dal Signore su di Lei e su tutti i cari Bagnolesi le benedizioni celesti,

suo aff.mo in C.J.

                                                                                                     d. Agostino O.S.B.